Non la sentite anche voi dentro la mente questa musichetta inquietante stile colonna sonora del film lo squalo? Sai quando il feroce pesce si avvicina minaccioso e quella musica non accenna a diminuire ma rende la scena ancora di più inquietante?

Io la sento forte e chiara, è la musica di una scena ad alta tensione , è la musica che accompagnano i giorni che precedono il derby della capitale, non posso fare a meno di ascoltarla, e non voglio fare a meno di viverla, perché il la stracittadina logora, ma è dannatamente affascinante .
Io mi sento pronto, sicuro, non ho paura di nessuno, ma questo penso si sia capito, è nella mia indole, questa partita segnerà per forza di cose il solco che le due squadre percorreranno da qui alla fine del campionato, si di strada ancora ce n’e’ molta da percorrere, ma le ferite di un derby come le gioire possono indirizzare una stagione.
La gara è molto complicata da interpretare per la Lazio, in quanto la sorpresa Di Francesco preso come erede e figlio della tattica zemaniana si è rivelato il più catenacciaro della serie A, in definitiva non c’e’ poi nulla di male ad esserlo visto poi come si è qualificata la Svezia contro l’Italia nei play off per il mondiale, all’ italiana, quella di Rocco ed Herrera.
Questo tipo di tattica permette ai giallorossi di difendere la propria metà campo con almeno 9 giocatori sotto la linea del pallone, cercando di riconquistare la palla in una zona di campo che coincide con la linea dell’area di rigore.
Una volta riconquistata la sfera via, lancione lungo per il pennellone Dzeko che spizza per gli esterni, loro giocano in velocità la palla indietro per un centrocampista che accorcia, creando una sorta di superiorità numerica, lo stesso rimette la palla sull’ esterno che ha iniziato la giocata e cross forzato, a volte anche dalla trequarti pur di trovare la loro torre di testa.
Duenque una vera rogna per le squadre che giocano il calcio puro nel vero senso della parola come la Lazio, ed allora Inzaghi e Farris dovranno dare fondo a tutte le loro capacità per scardinare il muro che Di Francesco ergerà davanti la porta di Allison, chiaramente i movimenti dei giocatori che agiranno tra le linee sono essenziali per creare imbarazzo e spazi giusti per arrivare a conclusioni verso la rete.
Il mister mi da piena garanzia per una riuscita nella preparazione tattica del match, ma noi tifosi siamo pronti? Noi tifosi ci siamo? Noi tifosi siamo consapevoli che vincendo questo derby potremmo attaccare lo scudetto?
Mi sembra una cosa scontata che in un derby non esistono favoriti nel risultato finale, esistono solo per dare libero sfogo a penne più o meno affamate di notizie e di sensazionalismi, il derby non si gioca a tavolino, il derby si gioca sul campo, e sugli spalti.
Le sensazioni sono sempre le stesse, non potranno mai mutare nel tempo, non potrà mai nessuno impedire al mio cuore di cercare di uscire dalla cassa toracica ogni volta che si avvina questa partita, il derby inizia settimane prima, il derby è tutto l’anno, il derby non è una partita, ma è la partita.

FORZA LAZIO SEMPRE, PAURA MAI AVANTI LAZIO
SOLI CONTRO TUTTI

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